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Trabucco corsaro bolentino speciale sgombro mt 2,70 gr 10-100

Trabucco corsaro bolentino speciale sgombro mt 2,70 gr 10-100

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Trabucco corsaro bolentino speciale sgombro mt 2,70 gr 10-100

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TRABUCCO CANNA CORSARO SPECIALE SGOMBRO

Con il termine di bolentino vengono chiamate una serie di tecniche che si praticano da una imbarcazione ed a una certa distanza dalla costa, utilizzando canna e mulinello. Queste tecniche puntano alla cattura di prede che comunemente non si avvicinano alla costa, oppure risultano di più facile cattura su fondali profondi ed, infine, ad insidiare specie costiere utilizzando un’imbarcazione.


Le tecniche a bolentino vengono distinte in 3 categorie principali:
– Bolentino costiero
– Bolentino di medio fondale
– Bolentino di profondità

Questa distinzione, viene data dalla profondità del fondale su cui si pratica e richiede attrezzature, esche e terminali diversi. A bolentino, come nella traina, l’imbarcazione condiziona pesantemente le tecniche di pesca utilizzabili e barche di piccolo cabotaggio impediscono la pratica di quelle tecniche che richiedono una certa distanza dalla costa per raggiungere il fondale adeguato. Nel bolentino costiero, invece, qualsiasi natante, in regola con le misure di sicurezza richieste dalla legge, può essere usato con successo e se avremo la fortuna di avere entro la distanza consentita alla nostra imbarcazione fondali più profondi, potremo applicare anche tecniche di bolentino di medio fondale. Il concetto di base di questa pesca è quello di calare sul fondo un terminale multiamo, innescato con esche adeguate ed attendere la mangiata del pesce a cui far seguire la ferrata ed il recupero della preda allamata. Apparentemente nulla di eccessivamente complicato. Ma, come ben sappiamo noi pescatori, ogni tecnica ha bisogno di piccoli accorgimenti, di piccoli trucchi e di difficili scelte che possono condizionare il risultato di una battuta di pesca e il bolentino non fa eccezione a questa regola! Inoltre, l’evolversi della tecnologia delle attrezzature da pesca, ha reso possibile praticare queste tecniche anche a profondità prima proibitive, arrivando anche a pescare su fondali che superano i 150 metri! Il bolentino, al pari della traina, può dare risultati molto appaganti se praticato nel modo giusto e nel posto giusto, facendoci catturare prede pregiate e di dimensioni, a volte, “fotografiche”!

Dove e quando
Il bolentino, come abbiamo già detto, si pratica da pochi metri dalla costa, fino agli alti fondali del mare aperto. Una superficie estesa immensa che a volte può disorientare il pescatore che non riesce a decidere su quali coordinate dirigere l’imbarcazione. Di solito il pescatore di bolentino meno esperto o il neofita, pesca a casaccio, provando un po’ qui e un po’ là senza un’idea precisa delle prede che si vogliono catturare e delle esche che più sono gradite a queste prede. Questo è un atteggiamento sbagliato e difficilmente porterà a risultati entusiasmanti. Come per le altre tecniche di pesca in mare, profondità, tipo di fondale, ora del giorno, condizioni meteo, sono di vitale importanza per tornare a casa con qualche pesce. Ma, mentre un pescatore di surf casting, deve dedurre le caratteristiche del luogo di pesca da un’indagine visiva esterna e basata sull’esperienza, il pescatore di bolentino ha due “aiutanti” validissimi: l’ecoscandaglio e la carta nautica. Questi insostituibili strumenti sono alla base di questo modo di pescare e un “bollentinista” che si rispetti deve avere in barca almeno una carta nautica della zona in cui deve pescare. Anzi, una battuta di pesca a bolentino viene prima studiata a tavolino, esaminando con attenzione la carta nautica della zona di mare interessata e cercando di individuare, in base alla stagione e alle prede che si vogliono insidiare, le poste migliori e progettare un percorso possibile tra i punti individuati, in modo che siano facilmente raggiungibili se la prima posta dovesse risultare poco redditizia. Una volta studiata la strategia, potremo andare per mare con degli obbiettivi ben precisi e non ci sarà bisogno di improvvisare o rischiare di non essere preparati adeguatamente alle prede e alle profondità che troveremo. Ma quali sono le poste migliori? E quali prede incontreremo?
L’individuazione della posta migliore e la preda che lo abita sono strettamente legate; vediamo di tracciare, in maniera generale rimandando successivamente la trattazione particolareggiata dei diversi ambienti marini, alcune corrispondenze tra morfologia del fondale e prede presenti.

Fondo roccioso
Sulle carte nautiche viene indicato con la lettera R ( r ) il fondale roccioso e con la lettera P ( p ) il fondale ghiaioso, sempre con la relativa linea battimetrica che ne indica la profondità. Se è presente ad una certa distanza dalla costa può indicare un fondale roccioso piatto, oppure se circondato da battimetriche più profonde può indicare un gradino di roccia o una secca. In questo caso ci troviamo di fronte ad una buona posta.
Questi fondali sono abitati con una certa frequenza da sparidi (Sarago maggiore, Faraone, Fasciato), da serranidi (Sciarrano, Cernia), da Scorfani rossi, Occhioni, Tanute, Murene, Gronghi, Donzelle, Tordi e altre prede minori. Sulle secche o sui gradini di roccia sono anche presenti Pagelli, pesce azzurro (Sgombri, Sugarelli, Palamite) e Boghe.

Fondo sabbioso
Sulla carta viene indicato con la lettera S ( s ) con la relativa linea battimetrica. Di solito il fondale sabbioso piatto non offre molto soprattutto a basse profondità. Su fondali profondi le cose vanno meglio e in determinati periodi può dare buone soddisfazioni.
Troveremo in questi ambienti Mormore, Triglie, Gallinelle, pesci piatti (Sogliole, Rombi, Passere, ecc.), Tracine. Su fondali profondi è possibile insidiare anche Pagelli, Razze, grossi Gronghi, squaliformi (Gattuccio).

Fondo fangoso
Sulla carta nautica sarà contrassegnato dal simbolo F ( f ) con la relativa linea battimetrica. Di solito è un fondale piatto e poco interessante a basse profondità, mentre risulta più allettante sui 70 – 100 mt.
Sono presenti Triglie di fango, Gallinelle, Gronghi, Pagelli, Merluzzi, pesci piatti.

Fondale a Poseidonia
Sulla carta nautica sarà contrassegnato dal simbolo A ( a ) con la relativa linea battimetrica. Di solito è un fondale piatto, ricoperto di alghe Poseidonia e poco profondo, sui 35 – 40 metri al massimo. Diventa una buona posta se sono presenti secche o zone di roccia.
Sono presenti soprattutto sparidi (Saraghi e Dentici), Occhiate e Boghe a mezz’acqua, pesce azzurro (Sugarelli e Sgombri).

TRABUCCO CANNA CORSARO SPECIALE SGOMBRO

Fusto in Powerfibre, potente ma bilanciato e leggero, per una pesca a mezz’acqua in ogni condizione, anche dal barcone.
La Corsaro è particolarmente adatta a percepire anche le più timide toccate grazie alla sua struttura e alla cime in vetro multicolor estremamente sensibile.
È in grado di gestire con facilità un vasto range di piombature. Il portamulinello a vite e gli anelli S-SiC completano la dotazione tecnica.

 

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